Tantrix (1993)
My evaluation:
Designer: McManaway Mike
Artist: Andersson Morgan
McManaway Mike
Edited by: Mind Games
Number of players: 1 - 4
Plying time: 30 minutes
Users: Da 8 anni
Ambient: Liberarsi di tutte le tessere
Categorie: Abstract Games
Mechanics: To place tiles, pawns, etc.
Motor: Tiles
Components: See the components
Graphics: 7
Rules: 6
Pleasure: 6
Luck: 3
Complexity: 4
BGG rating:
Voto: 6.35
Votes: 2.189
Ranking: #3540
Rating on Magazine
Ilsa: N.A.
Plato: C
Spielbox: N.A.
Win Magazine: N.A.

Description

TANTRIX ha la peculiarità di poter essere utilizzato come gioco di strategia o per risolvere dei “rompicapo” in solitario. In quest’ultimo caso si tratta di posare in tavola un certo numero di tessere e provare poi a ricomporle in modo che tutti i collegamenti siano congruenti, mentre alcuni problemi invece dicono quali tessere servono “specificamente” per la preparazione del puzzle.

Per il gioco di strategia ogni partecipante sceglie un colore (giallo, verde, rosso o blu) e riceve 6 tessere prese a caso dal mucchio di 56: ogni tessera ha tre linee che collegano i sei lati e sono di tre colori diversi (un mix dei quattro di base). I giocatori devono cercare di realizzare il percorso più lungo possibile del colore scelto.

Ci sono mosse “libere” (ed allora il giocatore può piazzare una delle sue tessere dove vuole) ed altre “obbligatorie”: ogni volta che si forma un insieme di tre tessere i giocatori devono cercare per prima cosa di collegare fra loro le linee che escono da quel gruppo, poi possono effettuare la regolare mossa libera ed infine possono aggiungere tante altre mosse obbligatorie quante ne riescono a soddisfare. Il turno termina ripescando tessere per averne sempre sei davanti.

La partita finisce quando tutte le tessere sono state pescate e posate sul tavolo: ogni giocatore conta allora quante ne ha utilizzate per il suo percorso più lungo e chi fa il punteggio più alto vince.

Comment

È davvero piacevole manipolare le tessere di TANTRIX, ma poi occorre una buona attenzione per capire quale delle sei dovrà essere scelta per cercare di allungare il nostro percorso e contemporaneamente, se possibile, interrompere o complicare quello degli altri colori: spesso infatti le tessere possono essere posizionate in vari modi e sta allora al giocatore scegliere quello per lui più conveniente, senza lasciare però troppe possibilità di sviluppo a chi lo segue.

La mossa “obbligatoria” è molto importante, dopo i primi turni, non solo perché permette di giocare più volte (subito dopo infatti si può esegue una mossa “libera”, che spesso, se ben pensata, permette di aggiungerne altre obbligatorie), ma anche perché consente subito dopo di pescare più tessere nuove, con la speranza di trovane abbastanza del colore necessario, e questo è l’unico momento in cui bisogna anche sperare in un pizzico di buona sorte.

Il gioco “rompicapo” invece è piuttosto “tosto” (se si giocano le “figure” più complesse) ed occorre davvero una buona concentrazione per capire se c’è il modo di risolvere il problema. Le regole anzi ci dicono che alcuni problemi non sono stati mai risolti dai clienti.

Reviews on magazines:

Magazine Number Year Title Page Writer Type
GiocAreA 02 1998 Al Microscopio 63 Di Giorgio Domenico Consigli di Gioco
Plato 01 2005 25 Christen Benoit Recensione breve

Readers' comments


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