Designer: |
Stegmaier Jamey
|
Artist: |
Rozalslki Jakub
|
Edited by: |
Stonemaier Games
Ghenos Games |
Number of players: | 2 - 5 |
Plying time: | 120 minutes |
Users: | Da 14 anni |
Categorie: |
Conquest
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Mechanics: |
Area control
Workers placement |
Motor: |
Use of different resources, pawns, special pieces
|
Expansions: |
Scythe : Promo Pack 1
Scythe : Promo Pack 2 Scythe : Promo Pack 3 Scythe : Promo Pack 4 Scythe: The Wind Gambit |
Components: | See the components |
Graphics: | 8 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 6 |
Luck: | 1 |
Complexity: | 4 |
BGG rating: | |
---|---|
Voto: | 8.13 |
Votes: | 85.172 |
Ranking: | #17 |
Rating on Magazine | |
---|---|
Ilsa: | N.A. |
Plato: | A |
Spielbox: | A |
Win Magazine: | B |
L'ambientazione di SCYTHE è basata su un universo "parallelo" ambientato negli anni 1920, post Grande Guerra. Cinque diversi Popoli lottano per la supremazia e cercano di raggiungere per primi la "Fabbrica" (l'ex Capitale ormai abbandonata) e per produrre ed utilizzare le risorse necessarie a potenziarsi e prevalere sugli avversari.
Ogni giocatore è munito di due plance personali: una specifica per il Popolo scelto (con delle caratteristiche uniche) ed una sulla quale verranno scelte le azioni. Queste ultime si dividono in "primarie" (con la possibilità di scegliere due diversi tipi di bonus) e "secondarie", ma costi e benefici sono assegnati in modo diverso da plancia a plancia.
Le azioni primarie sono:
Le azioni secondarie invece, previo pagamento di risorse o monete, permettono di effettuare:
I combattimenti avvengono fra unità Mech e/o Eroi e non sono troppo cruenti perché le unità del perdente vengono semplicemente ricacciate nella loro zona di origine e possono da lì ripartire nel turno successivo.
Ogni avversario ha a disposizione una "rotella" con la quale indica segretamente quanti dei suoi Punti Potenza intende spendere per combattere a cui si aggiungere i Punti Forza dati dalle carte Combattimento usate (una per ogni unità combattente).
Lo scopo finale è quello di essere il giocatore più ricco al termine della partita: questa finisce immediatamente quando un giocatore posa il suo sesto ed ultimo segnalino "Stella".
Queste "Stelle" si usano per indicare quando quel Popolo raggiunge uno dei 10 obiettivi indicati sul tabellone (vincendo due battaglie, avendo messo in campo gli otto coloni del proprio colore, avendo raggiunto un obiettivo fra i due ricevuti ad inizio partita, avendo posato i quattro edifici sulla mappa, ecc.).
A questo punto si moltiplica il punteggio raggiunto dal proprio segnalino "Popolarità" (nell'apposita griglia) per il numero di stelle posate, il numero dei territori controllati e il numero delle risorse disponibili, aggiungendo al totale il valore delle monete rimaste in mano. Chi ha più soldi vince.
SCYTHE si presenta molto bena, con la sua mappa ben curata, le miniature degli Eroi e dei Mech, la plancia delle azioni formata da due strati di cartone con degli intagli per inserire i cubetti colorati, ecc.
Anche la meccanica è veramente ben "oliata" e non presenta pecche di rilievo. Il regolamento poi è un esempio di chiarezza, con tante foto e riquadri con esempi esplicativi.
Tuttavia a mio avviso gli manca un "quid" perché lo possa considerare un gioco da primi posti in classifica. L'interattività fra i giocatori è molto bassa e ci si combatte solo per cercare di posare un paio di "Stelle" (con l'esclusione del Popolo nero che deve fare della sua combattività un'arma in più).
La maggior parte del tempo è utilizzata dunque per concatenare al meglio le varie azioni: produrre o comprare risorse che poi serviranno per fare anche le azioni "secondarie" in modo da accelerare la costruzione delle unità da guerra con le quali accompagnare e proteggere i coloni in nuove zone del territorio.
Una volta messe in campo truppe e coloni in numero sufficiente si può iniziare a costruire gli Edifici e reclutare i coscritti per cercare di arrivare a posare altre due stelle. Infine bisogna puntare a far salire il proprio segnalino sulla scala della popolarità in modo da avere moltiplicatori più forti.
Solo quando si gioca in cinque espandersi sul territorio può diventare più difficile perché prima o poi si arriva a ridosso dei territori nemici e per ingrandirsi ancora occorre prima ... sgombrarli.
Intendiamoci, SCYTHE è davvero ben fatto, perfettamente rodato e piacevole da giocare ma, sempre a mio parere, gli manca qualcosa per essere considerato un "capolavoro".
A giudicare dagli oltre 50’000 like della pagina Facebook, la linea temporale alternativa immaginata e disegnata dl Jakub Rozalsky è molto più popolare di quanto non venga percepita alle nostre latitudini. In effetti questa ambientazione non manca di fascino, anche se quasi nulla del mondo a noi noto esiste in questa dimensione parallela. Siamo negli anni ‘20 e le ceneri della Grande Guerra ancora scuriscono la neve dell’Europa. La città-stato capitalistica, conosciuta semplicemente come “La Fabbrica”, aveva alimentato la guerra con armi sofisticate, ma ora è in declino e le sue tecnologie di avanguardia sono ormai del tutto indifese: sta per scatenarsi una corsa senza scrupoli per il controllo de “La Fabbrica”.
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