Designer: |
Brunnhofer Bernd ![]() |
Artist: |
Matthaus Doris ![]() |
Edited by: |
Rio Grande Games (RGG) ![]() |
Number of players: | 2 - 4 |
Plying time: | 90 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Aristocrazia e costruzione palazzi a san Pietroburgo |
Categorie: |
Development-Increase
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Mechanics: |
Exchange of resources
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Motor: |
Cards
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Expansions: |
Saint Petersburg: New Society
Saint Petersburg: Banquet |
Components: | See the components |
Graphics: | 7 |
Rules: | 8 |
Pleasure: | 8 |
Luck: | 4 |
Complexity: | 5 |
BGG rating: | |
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Voto: | 7.27 |
Votes: | 16.295 |
Ranking: | #444 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | A |
Plato: | A |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | A |
SAINT PETERSBURG è un ottimo gioco ... di carte di difficoltà medio-bassa adatto a un pubblico molto vasto, se non proprio a tutti. Ci sono quattro tipi di carte:
I quattro mazzi sono posati sul tabellone, vengono dati 25 rubli a tutti ed il gioco prosegue secondo quattro fasi:
Finito il turno tutte le carte rimaste sul tabellone vengono spostate nella riga sottostante, rimanendo disponibili per l'acquisto ma scontate di 1 rublo. Le carte che erano rimaste nella riga sottostante dal turno precedente sono invece scartate definitivamente.
La partita termina quando uno dei quattro mazzetti si esaurisce. A questo punto si esegue il conteggio finale dei PV aggiungendo al punteggio attuale (indicato su un'apposita pista sul tabellone) i punti per gli aristocratici (da 1 a 55 PV in base al numero di nobili "diversi" posseduti) e 1 PV per ogni 10 rubli risparmiati. Il totale più alto vince la partita.
Come in tutti i giochi di carte neppure in SAINT PETERSBURG esiste una strategia "vincente" da adottare fin dall'inizio, ma è necessario adattarsi a quanto si riesce ad acquisire nei primi turni,
Una cosa però è fondamentale: mai iniziare un turno senza una scorta di rubli sufficiente a poter effettuare almeno un paio di nuovi acquisti. Poiché i soldi arrivano solo nelle fasi dei "lavoratori" e degli "aristocratici" chi si trova un po' in difficoltà ... economiche dovrà puntare ad acquisire principalmente questo tipo di carte, magari saltando le altre fasi per un turno o due.
Dopo 4-5 turni è invece importante occuparsi dei PV, ed in particolare di quelli che verranno assegnati dagli aristocratici, che sono di valore crescente esponenzialmente in base al numero di carte diverse possedute: per avere serie possibilità di vincere la partita bisognerà riuscire ad accumulate almeno 7-8 nobili diversi (28-36 PV) e, naturalmente, un certo numero di edifici che assegnano PV ad ogni turno.
In questo aiutano molto le carte "Commercio" (facilmente distinguibili dalle altre perché il loro prezzo è stampato dentro un riquadro): esse infatti potenziano quelle normali che hanno lo stesso colore ma per acquisirle è necessario scartare una carta colorata e sostituirla con una "commercio", pagando la differenza di prezzo.
Se, per esempio, abbiamo deciso di prendere il Giudice (carta arancione del costo di 16 rubli che assegna come bonus 5 rubli e 2 PV a turno) ed abbiamo in tavola il Responsabile del magazzino (costo 10 rubli e bonus di 3 rubli a turno) dovremo scartare quest'ultimo e pagare 6 rubli di differenza, guadagnando così 2 rubli in più e soprattutto 2 PV a turno.
Importante anche segnalare che se si acquistano carte dello stesso colore e tipo si ottiene uno sconto di 1 rublo per carta posseduta. Da notare infine che alla fine del turno i segnalini "Start Player" vengono passati al giocatore di sinistra in modo da permettere a tutti, in sequenza, di avere le stesse opportunità di prima scelta nelle diverse fasi: sembrerebbe una cosa stupida, ma è invece molto importante e, sapendo cosa toccherà loro nel turno successivo, i giocatori potranno regolarsi con le spese e gli acquisti.
Al tempo della sua pubblicazione, Saint Petersburg rischiò di passare semi-inosservato a causa della confezione piccola e poco appariscente. La scatola con i suoi colori piuttosto slavati ed immagini abbastanza naif (opera comunque di Doris Matthaus che in questo campo ha pochi rivali), celava però un gioco innovativo e davvero coinvolgente in grado di diventare, in pochi anni, un vero “classico”: l’opinione di chi scrive è che sia un titolo indispensabile nella collezione di qualsiasi giocatore. Aprendo la scatola di Saint Petersburg si resta colpiti dal tabellone, tutto sommato piuttosto “anonimo” (ed infatti si potrebbe anche farne a meno se non fosse per la pista dei punti che si trova sul suo contorno) e dal termoformato di plastica nera da utilizzare per riporre le carte e le 8 pedine di legno colorato (due per ciascun colore: giallo, verde, rosso e blu). Altri quattro segnalini sono invece di legno colorato in “oro” e sicuramente attirano ancor più l’attenzione. Si tratta dei “marcatori” che indicano il primo giocatore in ognuna delle successive fasi, e sono ovviamente uno degli elementi innovativi del gioco. Le carte, di piccolo formato (44x68 mm) sono di quattro tipi e si distinguono per il dorso di colore diverso su cui è stampato anche uno dei quattro simboli dorati. Completa la dotazione un mazzetto di banconote (rubli naturalmente) di diverso taglio. I materiali di Saint Petersburg sono tutti di buona fattura e robusti quanto basta per decine di partite. Ovviamente proteggere le carte con bustine trasparenti aiuta a mantenerle sane per più tempo ancora. L’ergonomia del gioco è sempre “pulita” e senza problemi.
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