Designer: |
Van Moorsel Corné ![]() |
Artist: |
Tisch Christof ![]() |
Edited by: |
Cwali ![]() |
Number of players: | 2 - 6 |
Plying time: | 60 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Corse di Fuoribordo in un lago disseminato di ostacoli |
Categorie: |
Sport
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Mechanics: |
Races
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Motor: |
Dice
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Components: | See the components |
Graphics: | 7 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 6 |
Luck: | 3 |
Complexity: | 5 |
BGG rating: | |
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Voto: | 6.68 |
Votes: | 1.946 |
Ranking: | #2624 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
Con POWERBOATS si entra nei panni di piloti di potenti fuoribordo e ci si lancia in corse a tutta velocità sulle acque di un grande lago. A tutta velocità? Mmm … in realtà il lago è costellato di isolotti e andando troppo veloci si corre il rischio di sbattere contro qualche scoglio o di affondare.
Il tabellone viene “composto” mettendo insieme come si vuole 6 plance (stampate su entrambi i lati con paesaggi diversi) e 4 cornici, così da avere delle configurazioni sempre diverse: su questa base si posano successivamente la linea di partenza (e di arrivo) e alcune boe, che indicheranno il percorso da seguire. Sul tabellone è sovraimpressa una griglia di esagoni che servono a regolare direzione e movimenti.
I giocatori, a turno, dovranno lanciare uno più dadi “D3” e muovere il loro motoscafo di tante caselle (in linea retta) quant’è la somma dei risultati ottenuti: prima di ogni mossa è possibile aumentare o diminuire di uno il numero dei dadi da lanciare (decisione da prendere in base allo spazio libero davanti al fuoribordo) e modificare la direzione di marcia di 60° (un lato di esagono).
Se un motoscafo non riesce a trovare una strada libera ed è costretto ad urtare un isolotto riceve un gettone “Danno” e la sua velocità è azzerata: ripartirà il turno successivo in una direzione a sua scelta e lanciando un solo dado
Vince la corsa chi taglia per primo il traguardo al termine di un giro del tabellone e riceve un numero di punti che varia a seconda di quanti giocatori partecipano alla corsa: anche gli altri classificati ricevono un certo numero di punti, a scalare. Vince la partita chi ha il totale più alto al termine della terza gara, sapendo che i punti guadagnati nella seconda corsa raddoppiano e quelli della terza triplicano.
Quelle di POWERBOATS sono delle vere e proprie corse ad ostacoli dove bisogna cercare di trovare percorsi lunghi e sicuri, anche se a volte si allontanano dalle boe, in modo da evitare incidenti e … troppo traffico (gli avversari).
La scelta cruciale è legata ovviamente al numero di dadi da lanciare ad ogni turno, sapendo che si può crescere o calare ogni volta di un solo dado, quindi se si sta per affrontare una zona pericolosa è bene prepararsi per tempo.
Sbattere per la prima volta contro un isolotto non è gravissimo, soprattutto se ci siamo preparati in anticipo e ci troviamo in un labirinto di acqua e terra: ripartendo da zero in una direzione a piacere, possiamo infatti recuperare tempo e posizione (essendo arrivati con un po’ di distacco dagli altri, grazie alla velocità…eccessiva). Tuttavia ogni scafo può sopportare solo tre danni, prima di… affondare miseramente, quindi occhio!
Ostacolare gli avversari è uno degli scopi del gioco: è sempre possibile attraversare liberamente uno spazio occupato da un rivale, ma non è permesso fermarsi proprio sopra e questo, nelle zone più tortuose, si può sfruttare questa regola a proprio favore piazzando il motoscafo in un esagono in cui normalmente si dovrebbe cambiare direzione. Chi arriva troppo lungo dovrà perciò tornare indietro (perdendo molto tempo) e chi arriva corto dovrà usare un’altra mossa per mettersi nella posizione giusta.
Il tutto sapendo che la dea bendata ha un ruolo importante quando si lanciano i dadi, potendo essere troppo “generosa” quando non ne avevamo bisogno oppure molto “avara” quando invece ci servivano parecchie. Chi ama prevedere tutto in ogni dettaglio è meglio che passi ad altro: tutti gli altri si preparino ad una corsa “pazza” con innumerevoli imprevisti.