Designer: |
Parlett David
Krenner Johannes |
Artist: |
Wagner Marcus
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Edited by: |
Amigo Spiel
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Number of players: | 2 - 6 |
Plying time: | 30 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Tentare la fortuna con i numeri romani |
Categorie: |
Hazard-Bluff-Bids
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Mechanics: |
Combinations-Line up
To risk with dice, cards, etc. |
Motor: |
Dice
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Alternate names: |
Avé
Romisch Pokern |
Components: | See the components |
Graphics: | 7 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 6 |
Luck: | 6 |
Complexity: | 2 |
BGG rating: | |
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Voto: | 6.16 |
Votes: | 258 |
Ranking: | N.A. |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
Chiaramente derivato dallo Yahtzee questo POKER ROMANO costituisce comunque una divertente variante, soprattutto grazie a due “modifiche” importanti. Innanzitutto i sei dadi riportano dei numeri romani (in questo ordine: I-I-I-V-X-X); poi ai giocatori vengono date sei carte “speciali” che consentono eventuali mosse alternative. A completamento della dotazione c’è un blocchetto con 7 righe per giocatore e lo spazio in basso per il totale ed i punti Bonus.
Il Primo giocatore lancia un dado e decide se vuole continuare con un secondo, un terzo, ecc.: lo scopo è raggiungere un totale “accettabile”, ma l’operazione è complicata dal fatto che il numero finale deve essere un numero romano VALIDO (con non più di tre “I”, non più di un “V”, ecc.). Il valore ottenuto deve essere poi scritto nel blocchetto in una riga a scelta: i numeri successivi dovranno essere di valore superiore (se si aggiungono nelle righe più in basso) o inferiori (in alto) e i numeri dovranno sempre crescere dalla prima alla settima riga.
Se un giocatore non ottiene un numero valido, o se il valore ottenuto non può essere inserito in una riga perché non rispetta la sequenza, deve mettere uno “zero” in una casella a sua scelta. È possibile cercare di rimediare ad un risultato non valido ritirando alcuni dadi o eliminandone uno (vedere Commento). Riempite tutte le righe si fa il totale di punti ottenuti e si aggiungono 5 PV per ogni carta rimasta in mano: chi ottiene il totale più alto vince la partita.
In POKER ROMANO la fortuna conta molto, naturalmente, non solo perché si parla pur sempre di un gioco di dadi, ma anche perché il risultato ottenuto deve essere compatibile con la numerazione degli antichi romani, ed è proprio questo punto il più difficile da realizzare. Le carte speciali aiutano però a risolvere situazioni difficile perché permettono (una sola volta per carta):
Lanciando i dadi uno alla volta è importante capire quando fermarsi: con 3 “I” o con un “V” già in tavola si rischia infatti di ottenere un numero non valido, quindi solo avendo ancora una buona riserva di carte speciali in mano si può “tentare” comunque, altrimenti meglio accontentarsi.
È senz’altro consigliabile di iniziare a segnare sul blocchetto un numero di valore intermedio (fra 20 e 30) in modo da avere sempre due possibili alternative: verso il basso o verso l’alto: se invece siamo sfortunatissimi ed i primi risultati sono numeri molto bassi possiamo cominciare dalla prima riga e sperare che vada meglio in seguito. Divertente, molto dipendente dalla fortuna, il gioco si fa ben volere da chi ama le cose un po’… casuali.
Magazine | Number | Year | Title | Page | Writer | Type |
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Spielbox | 2015/6 | 2015 | At a glance | 61 | Wieland Herold | Recensione breve |
WIN The Game Journal | 493 | 2016 | Played for you | 37 | Recensione breve | |
Plato | 89 | 2016 | Alea Iacta Est (Avé) | 36 | Hoflack Simon | Recensione breve |