Designer: |
Taguchi Aya
Taguchi Shun |
Artist: |
Takami Makoto
Taguchi Aya Miramon Sabrina |
Edited by: |
Korea Board Games
Iello Mancalamaro |
Number of players: | 2 - 4 |
Plying time: | 60 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Costruire un villaggio in campagna |
Categorie: |
Development-Increase
|
Mechanics: |
Workers placement
|
Motor: |
Tiles
Use of different resources, pawns, special pieces |
Components: | See the components |
Graphics: | 7 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 7 |
Luck: | 0 |
Complexity: | 3 |
BGG rating: | |
---|---|
Voto: | 7.17 |
Votes: | 4.251 |
Ranking: | #1078 |
Rating on Magazine | |
---|---|
Ilsa: | N.A. |
Plato: | B |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.A. |
LITTLE TOWN è un gioco che si impara facilmente (grazie ad un regolamento piuttosto breve e ben realizzato, chiaro e con tante illustrazioni ed esempi), ma che richiede una buona applicazione se si vuol essere competitivi. Il tabellone “double face” ci mostra un territorio pianeggiante (con qualche bosco, montagna o laghetto) sul quale è stata sovraimpressa una griglia di 9x9 quadrati.
Sotto alla pianura abbiamo uno spazio sul quale vengono posate le tessere da costruire (5 campi di grano e 12 edifici) e dove si terrà conto dei round e del punteggio: i giocatori ricevono 3 carte “Obiettivo”, 4-5 lavoratori, 7 casette ed un marcatore per i Punti Vittoria (PV). Le risorse (grano, pesce, legno e pietra) sono formate da cubetti colorati da piazzare di fianco al tabellone.
I giocatori, a turno, dovranno usare un lavoratore per eseguire una delle seguenti azioni:
È possibile anche seguire due azioni complementari “gratuite”:
A fine round, cioè quando tutti hanno potuto utilizzare i loro lavoratori, bisogna sempre nutrirli (1 grano o un pesce ciascuno): chi non ci riesce perde 3 PV per ogni lavoratore non nutrito. La partita finisce dopo il quarto round: si possono allora guadagnare PV extra da alcuni edifici e si trasformano le monete rimaste in PV (3 monete per 1 PV), aggiungendo questi valori ai punti realizzati fino a quel momento. Chi ha raggiunto il totale più alto vince.
Bastano pochi minuti per leggere le regole di LITTLE TOWN ed essere pronti a giocare: poi però cominciano i primi dubbi sulla strategia da adottare e sul “dove” posizionare i propri lavoratori. Il tabellone vuoto dà infatti pochi punti di riferimento ed i giocatori sono consapevoli solo di dover piazzare in propri lavoratori vicino a degli elementi di paesaggio per cominciare ad accumulare risorse (per costruire edifici) e/o cibo (per sfamare gli operai).
Il consiglio è quindi di esaminare attentamente le proprie carte “Obiettivo” prima di iniziare la partita e di verificare cosa serve per riuscire a soddisfarle: in seguito si potranno acquistare gli edifici che soddisfano quelle richieste e contemporaneamente facilitare la ricerca del cibo. In generale è sempre utile avere 3-4 monete a disposizione perché potranno essere usate per sfruttare gli edifici degli avversari che offrono un’azione o delle risorse importanti.
Vale naturalmente anche il discorso opposto: se avete acquistato un edificio “interessante” per tutti mettetelo bene in mostra in modo da ottenere un “pedaggio” costante” dagli avversari. Inutile dire che ogni lavoratore va posizionato sul tabellone solo dopo aver valutato bene qual è la casella che può assicurare il maggior numero di risorse e/o di azioni extra (grazie agli edifici) per la strategia che è stata scelta
Alcune tessere (Castello, Torre di Guardia, Cattedrale o Residenza) danno PV extra alla fine del turno oppure al termine della partita: sono ovviamente fra i più costosi, ma se li vedete fra i 12 disponibili cercate di mettere da parte in fretta le risorse necessarie ad acquistarli perché possono fare davvero la differenza.
Il gioco è divertente, richiede la giusta dose di concentrazione ed un minimo di programmazione (per giocare meglio e nella giusta successione i propri lavoratori) ed è quindi consigliato sia in famiglia che con giocatori abituali od occasionali.
Se dovessimo giudicare Little Town solo guardando la copertina della scatola penseremmo sicuramente ad un nuovo gioco di civilizzazione: poi, dopo averne esaminato il contenuto ed aver scorso rapidamente il regolamento, ci orienteremmo verso l’ennesimo gioco di piazzamento lavoratori e sfruttamento risorse, ma fortunatamente non si tratta solo di questo. Little Town, edito in Italia da Mancalamaro (per 2-4 giocatori di 10 anni o più), ci trasporta in un “terra lontana lontana, oltre le montagne” (come recita la presentazione) e ci invita a costruire un nuovo villaggio in una vallata di terra fertile.
Le partite hanno una durata limitata (circa 45 minuti) ma se giocate competitivamente ci permettono di concentrarci attentamente sul gioco in modo da sfruttare al massimo le poche azioni disponibili. Se invece vogliamo giocare in “relax”, magari con i nostri ragazzi o con tutta la famiglia, nessuno ci vieta di dimenticare la facciata più “calcolatoria” del gioco e di divertirci semplicemente costruendo le nostre casette vicino a quelle dei nostri cari e magari… consigliare ai meno esperti come utilizzare al meglio i loro lavoratori.
Follows on balenaludens.itMagazine | Number | Year | Title | Page | Writer | Type |
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