Designer: |
Sentieiro Nuno Bizarro ![]() Soledade Paulo ![]() |
Artist: |
Vohwinkel Konstantin ![]() |
Edited by: |
Quined Games ![]() |
Number of players: | 2 - 4 |
Plying time: | 90 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Intrighi a Palazzo per ottenere dei capolavori |
Categorie: |
Journeys
|
Mechanics: |
Combinations-Line up
To place tiles, pawns, etc. |
Motor: |
Tiles
Money-Banknotes |
Components: | See the components |
Graphics: | 7 |
Rules: | 6 |
Pleasure: | 6 |
Luck: | 2 |
Complexity: | 3 |
BGG rating: | |
---|---|
Voto: | 6.73 |
Votes: | 435 |
Ranking: | N.A. |
Rating on Magazine | |
---|---|
Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | A |
Win Magazine: | N.A. |
Gli autori di LA STANZA sono i portoghesi Paulo Soledade e Nuno Bizarro Sentieiro, noti per avere creato già parecchi giochi ma soprattutto per alcuni titoli davvero brillanti (Madeira, Nippon, Panamax per citare i più noti): questa volta però non mi sembra che abbiamo “sfornato” un altro capolavoro, anche se il gioco è comunque interessante e la confezione include un sacco di materiali, tutti di alta gamma.
Il tabellone ci mostra l’interno di un palazzo diviso in sei stanze, ognuna delle quali (con esclusione della sesta) mostra tre caselle “percorso” sulle quali vengono posti altrettanti personaggi (tessere prese a caso da un sacchetto ad inizio partita): in ogni stanza è inoltre possibile eseguire uno dei seguenti tipi di azione ed acquisire dei “capolavori” (ovvero spazi che assegnano da 5 a 17 Punti Vittoria):
Ogni giocatore ha una plancia personale con una scaffalatura (griglia di 4x4 caselle) per i libri e due piste per i personaggi: la prima (5 caselle) è vuota, inizialmente, e servirà ad ospitare i nuovi personaggi reclutati durante gli spostamenti nel palazzo mentre la seconda (6 caselle) è riempita con 5 personaggi (uno per ogni colore) ed una tessera “finanziere”.
Durante la partita i segnalini dei giocatori si muovono all’interno del palazzo di 1-4 caselle e prendono automaticamente la tessera “personaggio” su cui si fermano: essa viene immediatamente trasferita nella prima riga della plancia ed il giocatore deve decidere se:
Ogni volta che due stanze restano senza personaggi si chiude il turno in corso, si riempiono con nuove tessere tutti gli spazi vuoti sul tabellone e si ricomincia. La partita finisce dopo il 5° turno completo, concedendo però ancora tre mosse finali a tutti i giocatori. Chi ottiene il maggior numero di PV con quanto ha saputo costruire vince.
Le prime mosse della prima partita a LA STANZA sono piuttosto ingannevoli e tutti sono portati a pensare che si tratti di una banale gioco di percorso con acquisizione e “combo” di tessere, così la tensione cala, anche perché non ci si capisce a cosa potranno mai servire tutti i componenti forniti. Il primo ed il secondo turno si susseguono quindi in rapida successione perché i giocatori fanno man bassa dei personaggi lasciando le stanze vuote in pochi minuti.
Poi, col passare dei rounds, ci si rende conto che se non si è fatta una scelta iniziale su cui puntare, seguita da buona programmazione delle proprie mosse e da un metodo ben preciso sul come “sacrificare” a turno i personaggi della propria seconda riga, non c’è alcuna possibilità di poter vincere la partita perché ci si ritrova con quasi nulla di “concreto” in mano…
In realtà è consigliabile puntare ad un paio di colori alla volta, cercando di fare poi 1-2 attivazioni di potenza 3, se possibile, prima di cominciare a scartare quel colore per sostituirlo con un altro e ripetere la cosa. Per ottenere poi dei capolavori in ogni colore bisogna avere 4-5-6 punti e visto che è quasi impossibile avere più di 4 personaggi dello stesso colore nella propria plancia bisogna contare su un “supporto esterno” (i dischetti nella stanza della Religione) sapientemente preparato nei rounds precedenti.
È praticamente impossibile ottenere un capolavoro in ognuna delle 5 stanze perché non si ha la possibilità di concentrare sempre tanti personaggi dello stesso colore in un lasso di tempo abbastanza ridotto (e gli avversari hanno anch’essi le loro … esigenze) né si riesce ad accumulare tanti gettoni bonus: quindi è bene concentrarsi su 1-2 stanze ed ottenere qui i capolavori più alti (12 o 17 PV) per i quali servono 6 punti (4 personaggi e 2 dischi, per esempio).
Dopo un paio di turno tutti cominceranno ad avere anche la possibilità di ottenere delle tessere bonus nella sesta stanza: questo perché ognuno di essi esige delle condizioni ben precise:
Ognuno di questi bonus può aiutare durante l’attivazione delle varie stanze oppure assegnare PV extra fine partita, quando si devono conteggiare:
In definitiva si tratta di un gioco che si presenta in maniera non convenzionale e che può essere un po’ sviante nella prima partita, ma riprende quota quando i giocatori riescono a capire il vero funzionamento e giocano di conseguenza.