Designer: |
Colovini Leo
Maggi Marco Nepitello Francesco |
Artist: |
Vohwinkel Franz
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Edited by: |
Phalanx Games
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Number of players: | 2 |
Plying time: | 45 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Battaglie della Guerra di Troia |
Categorie: |
cards
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Mechanics: |
Majorities
Area control |
Motor: |
Cards
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Components: | See the components |
Graphics: | 6 |
Rules: | 6 |
Pleasure: | 7 |
Luck: | 3 |
Complexity: | 3 |
BGG rating: | |
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Voto: | 5.41 |
Votes: | 517 |
Ranking: | #26085 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
Con HECTOR AND ACHILLES i giocatori fanno un balzo all’indietro nel tempo di circa 3200 anni e si ritrovano davanti alle mura di Troia, nei panni dei due grandi condottieri dell’esercito acheo e troiano, per rivivere alcune battaglie dell’epopea descritta da Omero. Ogni giocatore ha a disposizione una plancia personale sulla quale vengono schierati il suo esercito ed i suoi eroi più famosi: truppe e generali sono rappresentati dalle 54 carte di ogni mazzo
La maggior parte delle carte rappresenta i guerrieri (in sei diversi colori) e la loro forza (PF) in battaglia: si va dai frombolieri (1 PF) agli arcieri (2 PF) e dai peltasti (fanteria media, 3 PF) agli opliti (fanteria pesante, 4 PF). Ogni esercito è guidato da 6 generali (nei 6 colori delle truppe), il cui valore varia da 3 PF a 6 PF. Dopo aver mescolato le 48 carte della truppa i giocatori creano quattro mazzetti coperti di 12 carte ciascuno e li posizionano sulla plancia: 3 in prima linea ed uno di riserva. Accanto alla riserva viene messo il mazzetto dei generali (anch’esso coperto).
Si mescolano poi le 6 tessere “Fato” (su ognuna delle quali c’è un mix di quattro dei sei colori delle truppe) e se ne prende una da posare sul campo di battaglia, ovvero la zona del tavolo fra le due plance. Il giocatore di turno prende una carta da uno dei suoi quattro mazzetti (l’avanguardia) e la gira piazzandola dalla sua parte del campo di battaglia, vicino alla tessera “Fato”. Il numero che appare sulla carta determina quale sarà il mazzetto di battaglia (1-2-3 sono quelli della prima linea, due ali ed il centro, mentre il 4 corrisponde alla riserva).
La battaglia inizia con i due giocatori che pescano quattro carte dal mazzetto indicato ed un leader, poi l’attaccante posiziona la tessera “Fato” scegliendo uno dei quattro colori e rivolgendolo verso di lui (e naturalmente il suo avversario si verrà attribuito il colore del lato opposto della tessera). Il difensore gira a sua volta la prima carta del mazzo in battaglia (la sua avanguardia) e la pone di fronte al nemico, poi, a turno, i due avversari:
Ogni battaglia dura quattro turni ed alla fine dl quarto si verifica chi l’ha vinta conteggiando SOLO le carte che hanno il colore del generale in campo (se c’è) e del lato della tessera fato rivolto verso la propria plancia. Chi ha il totale più alto vince e rimette tutte le carte sul mazzetto usato per la battaglia, mentre il perdente scarta tutte le sue e riceve un gettone “Vergogna”. La partita finisce quando il mazzo della “riserva” di un giocatore si riduce sotto le 5 carte costringendolo alla resa.
Come si deduce dalla descrizione HECTOR AND ACHILLES è un gioco di carte abbastanza facile da spiegare e da imparare, ma non così semplice da giocare. Pur tenendo conto dell’abituale aleatorietà della pesca delle carte, ci sono infatti due fattori che possono cambiare totalmente il risultato di una battaglia, nonostante la superiorità numerica di uno dei due eserciti.
L’esito di una battaglia può essere una vera mazzata per il giocatore perdente, soprattutto se aveva impegnato delle truppe di alto valore tattico (3-4 PF) ma del colore sbagliato: quelle unità infatti gli mancheranno in seguito perché, come abbiamo visto, lo sconfitto deve scartare per sempre tutte le carte impiegate nel combattimento. Quindi se dopo un paio di rounds il giocatore capisce di non avere speranza, sia perché le sue carte sono di valore basso, sia perché i colori sono quelli sbagliati, meglio che si ritiri e salvi almeno le unità più forti ancora in mano (esse ritornano nel mazzetto di battaglia).
Se un mazzetto scende sotto le 5 carte quelle restanti vengono trasferite nella riserva e questa potrà entrare in combattimento sia se viene pescata una carta “4”, sia se l’avanguardia nemica indica un mazzetto vuoto della sua prima linea. Quindi man mano che le tre ali della prima linea vengono eliminate la riserva sarà costretta ad intervenire sempre più spesso, impoverendosi e facendo rischiare la sconfitta al giocatore.
Il gioco è interessante, pieno di suspence e piuttosto divertente (specialmente quando si vince una battaglia molto combattuta).
Magazine | Number | Year | Title | Page | Writer | Type |
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Vae Victis | 055 | 2004 | Nouveautés Hexagones | 4 | Bey Frédéric | Recensione breve |
Kaos Online | 09 | 2004 | Battaglie fra Troiani ed Achei usando solo le carte e qualche Eroe | 09 | Cremona Pietro (To read) | Recensione |