Guerre de Jugurtha (La) (2023)
My evaluation:
Designer: Dangla Matthieu
Artist: Da Silva Pascal
Edited by: Cérigo Editions
Number of players: 1 - 2
Plying time: 180 minutes
Users: Wargamers
Ambient: La guerra Romano-Numida (111-105 A.C.)
Categorie: Wargame
Mechanics: Wargames with alternate turns
Motor: Combats using dice
Components: See the components
From Magazine: Vae Victis (CE)
Number: 170
Printed by: Cérigo Editions
Graphics: N.A.
Rules: N.A.
Pleasure: N.A.
Luck: N.A.
Complexity: N.A.
BGG rating:
Voto: 7.36
Votes: 15
Ranking: N.A.

Description

Come in tutti i wargames di Vae Victis anche LA GUERRE DE JUGURTHA ha i soliti componenti: una mappa in formato “A3” (ad esagoni) e 108 counters (15x15mm) con tutte le unità storiche e i marcatori necessari. Si piazza una guarnigione di milizia in ogni città della Numidia poi ogni giocatore riceve le sue unità combattenti mettendole in apposite: solo i generali si vedranno sulla mappa.

Poi si prendono (a caso) due tessere “Stratagemma” a testa: esse permettono di ottenere qualche vantaggio per le proprie truppe (unità extra, alleanze, conquista di città, ecc.) o di mettere in difficoltà il nemico (imboscate, epidemie tradimento di unità, ecc.). Infine si recluta qualche unità extra grazie ai Punti di Reclutamento (PR) disponibili in ogni turno più 4 PR supplementari esclusivamente per il Setup. Il Romano potrà così aggiungere al suo esercito alcune unità ausiliare, mentre il Numida le può “pescare” a caso fra tutte quelle della sua riserva. 

Le unità sono di Fanteria e Cavalleria (più gli Elefanti per il Numida) e su ogni counter vediamo il suo valore in battaglia espresso in Punti di Forza (PF): molte unità sono caratterizzate da 3 counters (Legioni) o da 2 Counters (Fanteria o Cavalleria Pesante) che mostrano un numero decrescente di PF e servono a visualizzare le perdite. Entrambi gli eserciti, oltre ai Leader supremi hanno anche due Generali in seconda da utilizzare per creare una o due colonne supplementari.

Nessuna unità combattente può muoversi sulla mappa senza essere guidata da un Leader, quindi avremo in gioco qualche guarnigione fissa e al massimo tre gruppi per parte: uno guidato dal Comandante in Capo (Giugurta o un Console romano) e altri due dai Generali in seconda. I giocatori hanno a disposizione 12 “Punti Movimento” (PM) a turno (che possono diventare 18 se si eseguono marce forzate) da suddividere a piacere fra i vari leader.

La sequenza di gioco è la seguente:

  1. estrazione casuale di due Stratagemmi per giocatore;
  2. reclutamento: i giocatori lanciano 1D6 e verificano su un’apposita tabella quanti PR riceveranno per “ripristinare” le unità indebolite o acquisirne delle nuove;
  3. attivazioni: dopo aver verifica chi ha “l’iniziativa” il giocatore attivo può muovere i suoi generali sul campo ed effettuare combattimenti, assedi o saccheggi. Poi toccherà al suo avversario;

Le battaglie di avvengono quando due Leader nemici si trovano nello stesso esagono: se un esercito subisce più “perdite” del nemico effettua un test di “Competenza” e se il risultato è superiore al valore del Leader il combattimento è perso e le unità devono ritirarsi in un esagono adiacente. Altrimenti il combattimento continua con un secondo round, e così di seguito finché resta una sola forza nell’esagono attaccato.

I Punti Vittoria si ottengono conquistando le città (1 PV ai Romani) o riprendendone una (1 PV ai Numidi), vincendo battaglie dove sono attaccate almeno quattro unità nemiche (1 PV), saccheggiando villaggi (1 PV ai Romani a fine anno, a certe condizion), ecc.

Giugurta vince subito la guerra se elimina il Comandante in Capo romano o se il marcatore dei PV arriva a “20”. Il Romano vince invece se elimina Giugurta o se il marcatore arriva a “0”. Altrimenti si guarda il livello del marcatore dei punti a fine partita.

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Fin dall’epoca della Seconda Guerra Punica i Numidi erano stati fedeli alleati di Roma, dapprima con Massinissa (eletto Re della Numidia unificata, un territorio che oggi comprenderebbe tutto il nord Africa dal Marocco all’Algeria) poi con il figlio Micipsa (che combatté a fianco dei Romani anche durante la Terza Guerra Punica).

Alla morte di Micipsa il Regno fu lasciato in “condivisione ai suoi due figli naturali (Iempsale e Aderbale) e al nipote e figlio adottivo Giugurta. Quest’ultimo però era molto ambizioso e aspirava alla posizione di unico Re della Numidia, così fece assassinare Iempsale e divise il regno con Aderbale (che qualche tempo dopo, temendo per la sua vita, si rifugiò a Roma e chiese aiuto).

Dopo vari tentativi diplomatici (furono stipulati vari accordi ma Giugurta li disattese quasi tutti, uccidendo perfino alcuni latini che si trovavano con Aderbale), Roma decise che era arrivato il momento di risolvere definitivamente la faccenda e mandò due Legioni in Numidia agli ordini del console Lucio Calpurnio Bestia: ed è proprio a questo punto che inizia La Guerre de Jugurtha, un wargame di “peso medio-leggero” (della durata di 150-180 minuti) edito da Cérigo Editions come inserto al numero 170 della rivista Vae Victis.

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