Designer: |
Pfister Alexander
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Artist: |
Quilliams Chris
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Edited by: |
Eggertspiele
Ghenos Games |
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Number of players: | 1 - 4 | ||||||
Plying time: | 150 minutes | ||||||
Users: | Da 12 anni | ||||||
Ambient: | Portare greggi di pecore al mercato di Wellington per la vendita e il trasporto. | ||||||
Categorie: |
Journeys
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Mechanics: |
Deck Building
To place tiles, pawns, etc. Workers placement |
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Motor: |
Cards
Money-Banknotes |
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Alternate names: |
Great Western Trail Nuova Zelanda
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Components: | See the components | ||||||
Useful Accessories |
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Graphics: | 8 |
Rules: | 8 |
Pleasure: | 9 |
Luck: | 0 |
Complexity: | 5 |
BGG rating: | |
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Voto: | 8.6 |
Votes: | 3.589 |
Ranking: | #154 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | A |
Win Magazine: | N.A. |
GREAT WESTERN TRAIL NEW ZEALAND è il terzo volume della trilogia… delle mandrie creata da Alexander Pfister: dopo le grandi pianure americane e le pampas argentine questa volta ci trasferiamo nelle colline della Nuova Zelanda e dovremo occuparci del trasporto, della tosatura e della vendita di grandi greggi di pecore.
La “meccanica” di base non è cambiata: abbiamo sempre un “Allevatore” che si muove lungo una serie di strade sulla carta, fermandosi su caselle “Edificio” (Neutrali o costruite dai giocatori) per eseguire le azioni necessarie a migliorare la sua mandria, acquistare nuovi capi o creare le condizioni per ottenere maggiori guadagni.
Ma ci sono alcune importanti novità: innanzitutto sono sparite le ferrovie (dove caricavamo le mandrie) e al loro posto c’è un secondo tabellone dominato dal mare e con tanti isolotti e porti: i giocatori non ricevono dunque un segnalino locomotiva da fare avanzare longo la ferrovia ma una nave ancorata inizialmente nel porto di Wellington, la città meta delle nostre greggi.
La seconda è costituita dalla vendita della lana e a questo scopo ogni carta “Pecora” ha due valori: il primo è quello ”tradizionale” e serve a calcolare il prezzo per la vendita del gregge a Wellington, mentre il secondo si utilizza quando il nostro Allevatore arriva su un Edificio Neutrale ben specifico per incassare altri soldi vendendo la lana (usando come al solito pecore diverse). Di conseguenza ci sono “porti” che si possono riempire solo a Wellington (in base al prezzo riscosso) e altri solo con il ricavato della lana.
L’abituale “griglia” per l’ingaggio dei lavoratori è stata sdoppiata: sulla prima si procede come nei giochi precedenti, acquistando tessere lavoratore al prezzo indicato a fianco della loro posizione, mentre sulla seconda si ottengono delle tessere “Bonus” da acquistare (con il solito sistema) per ottenere risorse, oro, carte “Bonus”, ecc.
Come negli altri giochi quando il gettone “Mercato” (che si trova sulla griglia Bonus) esce dal tabellone la partita finisce: tutti hanno un ultimo turno e poi si fa il conteggio dei Punti Vittoria (PV), assegnando la vittoria a chi ottiene il totale più alto.
GREAT WESTERN TRAIL NEW ZEALAND è il più complesso della trilogia ma, a mio avviso, è anche il migliore. Avendo le regole di base molto simili alle vecchie, chi ha giocato i primi due “volumi” si troverà subito a suo agio: tuttavia sarà necessario leggere attentamente le nuove regole per scoprire le novità (ho elencato le più importanti nella descrizione, ma non sono tutte lì).
Una delle nuove idee di Pfister è stata quella di dare qualche aiutino extra ai giocatori sotto forma di carte addizionali: così ad inizio partita oltre alle Pecore da acquistare al mercato (con le stesse modalità viste nei giochi precedenti) ci sono altri mazzetti da posizionare sul (grande) tavolo necessario.
Ognuna delle quattro pile di carte “Potenziamento” (da usare in tutte le partite) contiene un certo bonus: un cane da pastore (che fa avanzare di una casella il cubetto del tracciato “Certificati”), una zattera (che dà due monete), un uccellino (avanzamento di una casella sul tracciato “Pionieri”) e le pecore Romney (che valgono 3 sterline se vendute a Wellington, 2 sterline per la lana e 3 PV a fine partita). Queste carte si acquisiscono comprando tessere “Bonus” o “Pericolo”.
Poi ci sono altre quattro pile di carte (sempre con lo stesso tipo di azione in ogni pila) che vengono però sorteggiate ad inizio partita fra i 10 tipi disponibili nella scatola. Si tratta delle carte “Bonus” che danno diversi vantaggi: sterline, avanzamenti nei tracciati, nuove pecore e “obiettivi” extra. Si ottengono pagando 3-4-5 punti “Oro” (da accumulare sull’apposito tracciato nella plancia personale) o migliorando un Porto medio.
Avrete ormai capito che stiamo parlando di un gioco abbastanza complesso (come la maggioranza di quelli ideati d a Pfister), ma davvero di grande soddisfazione: la fortuna non gioca alcun ruolo e sta ai partecipanti individuare la strategia da perseguire durante la partita per accumulare il maggior numero di PV, pensando per tempo all’acquisto delle pecore di alto valore per poter spostare i propri dischetti sui porti e la vendita della lana e delle pecore.
Dopo avere accompagnato i manzi americani al mercato di Kansas City, attraversando le grandi praterie del West americano (vedere Great Western Trail a questo link), e dopo avere aiutato i gaucho argentini ad attraversare la pampa per consegnare i bovini a Buenos Aires (Great Western Trail Argentina), Alexander Pfister ci trasporta dalla parte opposta del mondo per farci gestire grandi greggi di pecore in Nuova Zelanda: dovremo guidarle fino al porto di Wellington, ma durante il viaggio si dovranno anche tosare per recuperare la maggior quantità possibile di lana.
Great Western Trail: Nuova Zelanda è dunque il terzo “tomo” della serie GWT e, a nostro avviso, è sicuramente il migliore. Distribuito in Italia da Ghenos Games si rivolge a 2-4 giocatori esperti (da 14 anni in su) che abbiano voglia di impegnare i loro neuroni per poco meno di tre ore (spiegazione esclusa) e noi vi garantiamo fin da ora che ne vale davvero la pena. Se poi non trovate nessuno per la vostra serata ludica… beh, ci sono anche le regole per giocare in solitario.
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