Designer: |
Cathala Bruno
Maublanc Ludovic |
Artist: |
Pierô (Piero Lalune)
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Edited by: |
Matagot
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Number of players: | 2 - 6 |
Plying time: | 45 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Espansione di Dice Town |
Categorie: |
Hazard-Bluff-Bids
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Mechanics: |
Combinations-Line up
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Motor: |
Dice
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Expansion of: |
Dice Town |
Components: | See the components |
Graphics: | N.A. |
Rules: | N.A. |
Pleasure: | N.A. |
Luck: | 7 |
Complexity: | 3 |
BGG rating: | |
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Voto: | 7.35 |
Votes: | 1.049 |
Ranking: | N.A. |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | A |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
Una simpatica ambientazione (in un paesotto del Far West) e dei disegni molto accattivanti accompagnano questo DICE TOWN, un gioco di azzardo e tattica che usa dei normali dadi da poker (9-10-J-Q-K-A), due mazzi di carte, un pugno di pepite d’oro ed una mazzetta di banconote.
Dopo aver piazzato il tabellone (lungo e stretto, a raffigurare la “main street” del paese) si mettono le carte “General Store” e “Titoli di Proprietà” nelle apposite caselle, di fianco al negozio ed al municipio: poi si scoprono le prime tre Proprietà. Ogni giocatore riceve 8 banconote da 1 $, 5 dadi da poker e un bicchierotto di plastica per lanciarli. Le pepite d’oro vanno in miniera e, per finire, si mettono 3 banconote vicino alla Banca.
I giocatori lanciano tutti insieme i loro dadi, mantenendoli però nascosti sotto al loro bicchierotto: poi ognuno guarda il suo risultato, sceglie un dado da tenere nascosto, per il momento, e riprende in mano gli altri. Quando tutti hanno eseguito si alzano i bicchierotti e si mettono da parte i dadi scelti, poi si ricomincia tutto da capo con i quattro dadi rimasti e così via fino a che ognuno non avrà messo da parte i cinque dadi, formando una “combinazione” del poker.
Per aggiustare un po’ la “sorte” è possibile tenere più di un dado sotto al bicchierotto, dopo un lancio, ma ogni dado extra costerà 1 dollaro, da pagare appena si solleva il lancia-dadi e da mettere sullo spazio “Diligenza” del tabellone. Si possono anche riprendere in mano i dadi già accantonati precedentemente, se i nuovi tiri sono stati più vantaggiosi, per rilanciarli, ma ognuno di essi costa 1 dollaro, come sempre.
Quella che i giocatori cercano di ottenere è la combinazione di cui hanno bisogno in quel momento, sapendo che:
Poi si ricomincia tutto da capo finché non finiscono le pepite nella miniera o le carte “Titolo di Proprietà” nel Municipio. A quel punto si fa la somma dei Punti Vittoria (PV) guadagnati (vedere sotto) e chi ha il totale più alto vince.
Questa DICE TOWN EXPANSION fornisce innanzitutto i materiali, dadi, pepite, carte, ecc. per giocare in sei. Inoltre modifica alcune regole introducendo, per esempio, la possibilità per il “secondo” arrivato di ottenere qualcosa nelle singole caselle: il vincitore sceglie una delle due azioni previste in un certo luogo, mentre il secondo può prendere l’altra. Per questo motivo sono state aggiunte le carte “River” (alternative alla miniera), “Banditi” (alternativa nel saloon), “Ranch” (alternativa ai titoli di proprietà) ecc. La meccanica di base del gioco resta comunque inalterata.
Prima di iniziare a giocare a DICE TOWN è bene prendere visione dei modi con cui si fanno i PV:
Avendo a che fare con dei dadi difficilmente si otterranno le combinazioni giuste ad ogni turno, tuttavia potendo guardare i dadi accantonati turno dopo turno dagli avversari ci si può rendere conto della combinazione minima da ottenere per “vincere” qualcosa, anche se, francamente, non è così facile restare a mani vuote in una manche. Nel malaugurato caso che vi sia andato tutto male non vi resta che accontentarvi di quel che vi può dare Doc Baladuck, un premio di consolazione da scegliere in base ai dadi raccolti:
Infine non bisogna trascurare di fare un salto al General Store ogni volta che sia possibile (se escono abbastanza “Q” da battere la concorrenza) perché fra quelle carte ce ne sono alcune che regalano 1-6 PV ma anche altre abbastanza “forti” da permettervi di modificare un po’ il gioco: con la “Dinamite”, per esempio, si ottiene il doppio di pepite; con il “Baro” si può cambiare faccia ad un dado appena giocato, con il “Marshall” si resta sceriffo anche nel prossimo turno, ecc.
Se vi piacciono i giochi d’azzardo o se siete stufi di Perudo ora avete una simpatica alternativa
Magazine | Number | Year | Title | Page | Writer | Type |
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Plato | 39 | 2011 | Quand les hors-la-loi débarquent | 44 | Laduron Jean-Jaques | Recensione breve |