Designer: |
Dujardin Sébastien
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Artist: |
Dechamps Christine
Parovel Ian Laffond Paul |
Edited by: |
Pearl Games
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Number of players: | 2 - 4 |
Plying time: | 90 minutes |
Users: | Da 14 anni |
Ambient: | Esplorazione e conquista con costruzione di templi |
Categorie: |
cards
Conquest |
Mechanics: |
Combinations-Line up
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Motor: |
Use of different resources, pawns, special pieces
Cards |
Expansions: |
Deus: Promo Temples
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Components: | See the components |
Graphics: | 7 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 8 |
Luck: | 4 |
Complexity: | 3 |
BGG rating: | |
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Voto: | 7.28 |
Votes: | 9.224 |
Ranking: | #543 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
DEUS è essenzialmente un gioco di carte e di combinazioni, con l'aggiunta di azioni di conquista territoriale. I giocatori hanno una plancia personale con 5 colonne che indicano 5 tipi di azioni: Marittime (carte blu), Scientifiche (gialle), Produzione (verdi), Civili (marroni), Militari (rosse). Ad ognuna di esse è associato un segnalino di forma diversa, (barca, casetta, soldato, ecc.) che sarà piazzato su una delle zone del tabellone ad ogni nuova "costruzione".
Per costruire un edificio basta giocare una carta del suo colore sopra la plancia e pagare il costo (in risorse o soldi). Fatto questo vengono attivate tutte le "azioni" delle carte di quella colonna, partendo dal basso: si guadagnano perciò nuove risorse o monete, si possono spostare le unità militari, ecc.
Esiste anche una sesta posizione, sulla plancia, quella dei TEMPLI: ogni carta VIOLA giocata in questa colonna costa una risorsa per tipo ma permette di fare dei Punti Vittoria (PV) supplementari a fine partita: ad esempio per avere edifici su un certo tipo di terreno, oppure avere più edifici in una singola zona, ecc.
Quello che rende il gioco diverso da tanti altri di questa categoria è l'azione "Offerta agli Dei": il giocatore che decide di non costruire nuove carte può scartarne un certo numero in onore di uno degli dei, i quali lo ricompensano con vari bonus.
Il giocatore sceglie il Dio mettendo in cima agli scarti una carta del suo colore e riceve:
con Nettuno (carta blu) 2 monete per carta scartata (ed una barca);
con Cerere (verde) una risorsa a scelta per carta scartata (ed un edificio di produzione);
con Minerva (gialla) una carta Extra ogni carta scartata, fino ad un massimo di 10 (ed un edificio scientifico);
con Vesta (marrone) 1 o 2 PV a seconda delle carte scartate (ed una casetta);
con Marte (rosso) 1 nuovo segnalino a scelta per ogni carta scartata (ed un militare);
con Giove infine (viola) si può scegliere il bonus di un qualsiasi altro Dio.
Dopo aver fatto l'offerta il giocatore ripristina la sua mano a 5 carte (o più se ha usato Minerva). Per costruire il secondo tempio bisogna avere sulla plancia almeno una carta di ogni altro colore; per costruire il terzo se ne devono avere due per colore, ecc.
La mappa è costituita da una sorta di grossi esagoni che contengono 7 territori: due di mare, un villaggio barbaro e uno per tipo di terreno (foresta che da legno, palude che da argilla, campo coltivato che da grano e montagna che da pietra).
La partita finisce quando sono stati costruiti tutti i templi o quando sono stati conquistati tutti i villaggi barbari sul tabellone.
In DEUS l'interazione fra i giocatori è solo sul tabellone, ma anche qui non è troppo "invasiva" perché non si possono attaccare e distruggere gli edifici degli avversari, anche è ammesso (o forse consigliato) fare qualche dispetto occupando per primi una certa area.
Il secondo tipo di "competizione" si verifica nella conquista dei villaggi barbari: ognuno di essi riceve infatti da 3 a 6 PV ad inizio partita (a seconda della posizione) e quando è completamente circondato (tutte le zone adiacenti sono cioè occupate dai segnalini dei giocatori) viene distrutto consegnando i suoi PV a chi ha più unità militari adiacenti.
I giocatori fin dall'inizio, e molto spesso in base alle carte ricevute, cercano di giocare dalla mano più carte possibili per avere un maggior numero di costruzioni sul terreno e soddisfare così le condizioni delle carte "Tempio" (che danno PV supplementari a fine partita se sono rispettate certe condizioni).
Quindi l'azione più importante del gioco è la scelta delle carte (o il momento giusto per fare un'offerta agli Dei e quindi reintegrare la propria mano) per cercare di ottenere qualche combinazione interessante: gioco questa carta che mi permette di attivare quell'altra ... oppure gioco una carta di questo colore perché ne ho già altre in plancia e quindi posso sfruttare il bonus di tutte, ecc.
Il gioco non è troppo complesso ma necessita comunque di una certa applicazione mentale. Come tutti i giochi di carte qualcuno potrebbe non essere molto favorito dalla buona sorte ma per fortuna, a differenza di tanti altri, qui è possibile invocare gli dei ... e cambiare l'intera mano. Consigliato a giocatori abituali o esperti.
Magazine | Number | Year | Title | Page | Writer | Type |
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ILSA Magazine | 30 | 2014 | Prime impressioni | 16 | Cambiaghi Fabio | Recensione breve |
Spielbox | 2014/7 | 2014 | Give, and it will be given to you | 52 | Dagger Stuart | Recensione dettagliata |
Plato | 73 | 2015 | The architect | 14 | Graveleau Lionel | Recensione dettagliata |
Plato | 73 | 2015 | Bien debuter à Deus | 17 | Graveleau Lionel | Consigli di Gioco |
WIN The Game Journal | 482 | 2015 | Build Temples | 2 | Stockl Gert | Recensione dettagliata |