Designer: |
Gilbert Brett ![]() |
Artist: |
Aitken Kerry ![]() |
Edited by: |
Uplay.it edizioni ![]() |
Number of players: | 3 - 6 |
Plying time: | 45 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Attacchi dei Pirati a Galeoni e Città spagnole |
Categorie: |
cards
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Mechanics: |
Combinations-Line up
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Motor: |
Cards
Card combinations |
Components: | See the components |
Graphics: | 6 |
Rules: | 6 |
Pleasure: | 6 |
Luck: | 3 |
Complexity: | 2 |
BGG rating: | |
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Voto: | 6.33 |
Votes: | 56 |
Ranking: | N.A. |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
BRETHREN OF THE COAST è essenzialmente un gioco di carte e di maggioranze per 3-6 partecipanti. Una speciale carta “Port Royal” viene posizionata al centro del tavolo e circondata da tante carte “Galeone Spagnolo” quanti sono i giocatori. Ognuno riceve poi 4 carte “tesoro” (la sua mano di partenza), 4 “Dobloni” e 12 Segnalini “veliero” di legno colorato: 3 “Galeoni” (3 vele ciascuno) e 9 “Golette” (da 2 vele).
A turno i giocatori piazzano un veliero di fianco ad una delle carte “Galeone Spagnolo” ed una carta “Tesoro” di fianco ad un diverso galeone: nei turni successivi si possono mettere altri velieri di fianco ai primi e distribuire le proprie carte tesoro come meglio si vuole: lo scopo è quello di ottenere il maggior numero di “vele” in alcune posizioni per raccogliere i tesori di maggior valore. Le carte possono essere posate scoperte (e tutti le vedono) o coperte (spendendo un doblone, da mettere su “port Royal”
Quando un galeone spagnolo riceve la sua sesta carta tesoro il gioco si arresta per qualche istante e si verifica il numero di vele di ogni colore, mettendo poi in fila i primi tre: si passa in seguito alla verifica delle carte tesoro, assegnando premi e penalità. Quando tutti velieri e le carte sono stati giocati la partita finisce e chi ha ottenuto più Dobloni vince.
La fortuna ha un ruolo importante in BRETHERN OF THE COAST (Fratelli della costa) ed è molto difficile riuscire a controllare gli attacchi degli avversari se non si hanno le carte giuste. Le carte tesoro infatti sono divise in cinque tipi:
È chiaro che i giocatori cercheranno di posare carte importanti (4 dobloni o un forziere) dove hanno la maggioranza di vele del proprio colore, mentre gli avversari aggiungeranno carte “Cannone” o “Pistola” per ostacolarli. Ecco perché conservare in mano una carta “Cannone” potrebbe salvare la situazione in una zona dove abbiamo la maggioranza, se venisse attaccata.
Chi ha più forzieri a fine partita si aggiudica la carta “Port Royal” che equivale a 4 dobloni. Inoltre chi ha la maggioranza di forzieri riceve la metà dei dobloni posati su Port Royal (per giocare le carte coperte) ed al secondo classificato va la seconda metà. Un gioco da fare senza troppo preoccuparsi del risultato, giusto per una mezzoretta divertente.
Forse non tutti sanno che… i pirati dei Caraibi – sì, proprio quelli della celebre saga disneyana, ma nella loro versione reale – erano organizzati in un sindacato ben regolamentato e con un codice di condotta interno preciso, che li portò a formare una sorta di superstato marittimo, che ebbe un ruolo di rilievo nella Guerra dei Trent’anni, conflitto che lacerò l’Europa nella prima metà del XVII secolo. Quel sindacato prese il nome di Brethren – più o meno un sinonimo di “brotherhood”, fratellanza – of the Coast, in riferimento alle coste haitiane e giamaicane su cui aveva stabilito le proprie basi commerciali (le più famose di queste erano Tortuga e Port Royal, sulle quali potremmo disquisire per ore e ore dal punto di vista ludico). Brethren of the Coast è anche il titolo del family game per 3-6 giocatori, pubblicato da Uplay Edizioni e ambientato proprio nel mar dei Caraibi, in cui i partecipanti devono cercare di accaparrarsi i tesori più preziosi di Port Royal senza esclusione di colpi: bluffando, ingannando, “scannonando” e chi più ne ha più ne metta.
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