If Wishes were Fishes (2007)
Giudizio complessivo:
Autore: Sarrett Peter
Adams Michael
Artista: Tisch Christof
Editore: Rio Grande Games (RGG)
Numero giocatori: 2 - 5
Durata media: 60 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Vendere pesci al mercato
Categoria: Economia-Industria-Commercio
Meccanica:
Motore:
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 6
Gradimento: 6
Fortuna: 3
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.49
Votanti: 1.187
Classifica: #3922
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Quello che colpisce di più aprendo la scatola di IF WISHES WERE FISHES sono… le decine di “lombrichi viola” che riempiono una delle due vaschette e che generano qualche espressione un po’ schifata, soprattutto se qualcuno le tocca: nella scatola troviamo anche un tabellone con sette bancarelle di pescivendoli, cinque serie di pesciolini di legno colorato (uno per giocatore), cinque segnalini CLIENTI (sempre di legno in tre colori e dimensioni) ed un mazzo di 74 carte (70 “pesci” e 4 Market Full).

All’inizio della partita vengono piazzati a caso i Clienti sulle varie bancarelle del mercato, poi si girano le prime QUATTRO carte del mazzo dei pesci e si mettono da parte, impilate una sull’altra, le quattro carte Tutto Esaurito (Market Full = MF). Queste carte devono essere considerate in “sequenza”: la più lontana dal mazzo è il numero “1”, la successiva il “2”, e poi “3” e “4”.  È importante ricordare questa sequenza perché al proprio turno un giocatore può scegliere se prendere la carta “1” senza pagare nulla, oppure la carta “2”, pagando… un lombrico (da posare sulla carta “1”), o la carta “3” (pagando 1 lombrico sulla “1” e d uno sulla “2”), ecc.

Al proprio turno il giocatore può:

  • prendere una carta “pesce” per metterla in una delle due postazioni che ha davanti a sé (barca);
  • pescare una carta e ributtare il pesce in mare;
  • vendere un pesce al mercato;

Le 70 carte del mazzo rappresentano una delle seguenti specie di pesci: Gatto-Angelo-Stella-Spada-Clown-Monaco-Re e su ognuna delle sette bancarelle è raffigurata l’effigie di una di queste specie.  Ci sono anche carte Jolly che raffigurano DUE pesci uguali.  Su tutte le altre carte pesce invece è raffigurata una “combinazione speciale” (wish) che può essere sfruttata se si decide di ributtare il pesce in mare.

Con la chiusura della bancarella da 7 pesci si chiude anche la partita e si passa al conteggio dei punti per dichiarare il vincitore. La partita può terminare anche se ci sono 10 pesciolini nella cassa degli scarti: si tratta di una casella sul tabellone dove vanno a finire i pesci scartati (con le “combinazioni”) o quelli venduti in eccesso alle bancarelle. Il giocatore col punteggio (dollari) più alto vince la partita.

Commento

IF WISHES WERE FISHES si basa sulle capacità di… reagire in fretta e nel modo più corretto alle carte disponibili al proprio turno: nulla può essere considerato “scontato” perché il pesce “gratis” potrebbe non essere quello che ci serve per “chiudere” una bancarella, ma darci una “combinazione” vincente.

Mai restare senza 3-4 lombrichi a disposizione se non si vuole essere tagliati fuori dal gioco per l’impossibilità di andare a prendere la carta giusta. Inoltre avere tanti lombrichi e pescare la giusta combinazione può dare addirittura più punti del bonus delle bancarelle (senza contare il bonus finale). Infatti quando la quarta carta MF viene completata, chiudendo di fatto la quarta bancarella, il gioco termina e si passa al conteggio dei punti, e c’è un bonus extra di 8 dollari per chi ha più lombrichi (4 dollari al secondo). Il giocatore che posa il quarto pesce in una qualsiasi bancarella, avrà la maggioranza e otterrà un bonus di 7 dollari (3 al secondo). In maniera simile si trattano le altre 3 carte MF che mostrano 5-6-7 7 pesci.

La miglior combinazione è in ogni caso quella che prevede lo spostamento dei Clienti e la vendita di pesci: in tal modo si possono prima portare i Clienti nella bancarella desiderata e poi vendere guadagnando i bonus supplementari 

Benché lo scopo del gioco sia quello di avere più soldi al termine della partita in realtà qui non si maneggia nessuna banconota: ogni dollaro guadagnato corrisponde infatti ad un punto sull’apposita pista stampata sul bordo del tabellone.

Insomma, un gioco che a prima vista sembra sempliciotto e per bambini e che invece si rivela molto interessante anche per i giocatori più incalliti.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Kaos Online 88 2008 Giochi da tavolo 8 Cremona Pietro (Leggi) Recensione

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